Centoquarantasettesima puntata della trasmissione Pangea Grandangolo, la rassegna stampa internazionale di Byoblu, andata in onda sul canale tv Byoblu il 28/06/2024.
“Il fondatore di WikiLeaks si dichiara colpevole e viene condannato per aver cospirato per ottenere e divulgare informazioni classificate sulla Difesa nazionale. Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, si è dichiarato colpevole di aver cospirato con Chelsea Manning, all’epoca analista dei servizi segreti dell’Esercito americano, per ottenere e divulgare illegalmente documenti classificati relativi alla Difesa nazionale.”: così decreta il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America.
Dopo 14 anni di reclusione di cui cinque in condizioni durissime, il giornalista d’inchiesta Julian Assange, per salvare la sua vita, è costretto ad “abiurare”. Circa quattro secoli fa Galileo Galilei fu costretto dalla Santa Inquisizione a rinnegare ciò che dimostrava la scienza, ossia che al centro del Sistema solare c’è il Sole e non la Terra. La condanna di Julian Assange non può cancellare le verità incontrovertibili sulle strategie e i crimini di guerra degli Stati Uniti. La condanna di un giornalista, accusato di cospirazione per aver portato alla luce fatti che dovevano rimanere segreti, è un messaggio minaccioso lanciato a tutti i giornalisti impegnati in queste e altre inchieste.
Il “caso Assange”, che ci conferma quale sia la “Giustizia” statunitense, non è certo l’unico. Basta ricordare che, in base alla Legge del 18 Settembre 2001, il Presidente degli Stati Uniti è autorizzato a usare la forza militare sia contro persone che intere nazioni, la cui “colpevolezza” viene decretata dal Presidente stesso, che emette la sentenza senza processo né possibilità di appello e ne ordina l’immediata esecuzione. Secondo la stessa procedura – documentava il New Tork Times (29 maggio 2012) – durante l’Amministrazione Obama venne istituita la “kill list”, comprendente persone di tutto il mondo condannate segretamente a morte con l’accusa di terrorismo, le quali, dopo l’approvazione del Presidente, venivano eliminate con droni-killer o killer professionisti.
Molte altre sono state segretamente rapite e imprigionate senza processo nella base USA di Guantanamo a Cuba. Nello stesso quadro altri crimini si aggiungono a quelli documentati da WikiLeaks. Tra questi l’attacco terroristico compiuto per mano ucraina, con razzi e proiettili statunitensi a frammentazione, contro bagnanti russi su una spiaggia di Sebastopoli in Crimea, e l’attacco, per mano di militanti islamici dell’Isis con base in Ucraina, contro una Chiesa Ortodossa nel Daghestan russo, durante il quale è stato sgozzato un prete ortodosso.
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